“Dobbiamo cambiare il modo in cui consumiamo, produciamo e smaltiamo i nostri rifiuti. Questa è la realtà del nostro mondo. Il cambiamento è inevitabile. Questo trattato, questo strumento su cui stiamo lavorando, è il primo tassello del domino che è questo cambiamento”. Così ha parlato William Ruto, presidente del Kenya, durante una delle sessioni negoziali del Trattato globale sulla plastica.
L’inquinamento da plastica rappresenta una grave minaccia per gli ecosistemi, il clima e il benessere umano. Secondo le Nazioni Unite, a livello globale il 46% dei rifiuti di plastica viene smaltito in discarica, il 22% viene gestito in modo inadeguato e diventa spazzatura, il 17% viene incenerito e il 15% viene separato per il riciclaggio, con meno del 9% effettivamente riciclato.
Una delle principali conseguenze è l’inquinamento marino da plastica, che è aumentato di 10 volte dal 1980, colpendo almeno 267 specie animali, tra cui l’86% delle tartarughe marine, il 44% degli uccelli marini e il 43% dei mammiferi marini. Anche l’inquinamento dell’aria e del suolo sta aumentando in modo significativo.
Per combattere questo problema, Inger Andersen, direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), sottolinea che “dobbiamo usare meno materiali vergini, meno plastica e nessuna sostanza chimica nociva. Dobbiamo assicurarci di utilizzare, riutilizzare e riciclare le risorse in modo più efficiente e smaltire ciò che resta in modo sicuro. Dobbiamo usare questi negoziati per affinare uno strumento incisivo per costruire un futuro migliore, libero dall’inquinamento da plastica”.
Attualmente, secondo l’UNEP, oltre 14 milioni di tonnellate di plastica all’anno vengono introdotte negli ecosistemi acquatici danneggiandoli. Inoltre, si prevede che le emissioni di gas serra associate alla plastica rappresenteranno il 15% delle emissioni totali consentite entro il 2050 se l’umanità limiterà il riscaldamento globale a 1,5°C.
Come possiamo contribuire al successo del trattato globale sulla plastica?
Finché il Trattato Globale sulla Plastica non sarà finalizzato, non possiamo arrenderci!
Il successo del Trattato globale sulla plastica non dipende esclusivamente dalle azioni di governi e aziende, ma è anche il riflesso dell’impegno e della partecipazione attiva della società in generale. La sensibilizzazione, la pressione pubblica, l’azione individuale e collettiva sono alcune delle misure che devono essere adottate e che svolgono un ruolo cruciale nella promozione di soluzioni responsabili dal punto di vista ambientale e socialmente giuste al problema della plastica.
Azioni che tutti dovremmo prendere in considerazione!
● Sensibilizzazione e istruzione:
La società deve essere consapevole degli impatti negativi della plastica sull’ambiente e sulla salute umana. Le campagne di sensibilizzazione e i programmi educativi possono aiutare a informare le persone sul problema e a motivarle a sostenere le misure per ridurre l’uso della plastica.
● Pressione sui governi:
I cittadini possono fare pressione sui loro governi locali e nazionali affinché adottino politiche più severe sull’uso e la gestione della plastica. Ciò può includere l’implementazione di divieti o restrizioni sull’impiego della plastica monouso, la promozione di alternative responsabili dal punto di vista ambientale e socialmente giuste, nonché il miglioramento della gestione della plastica.
● Nuovi modi di comportarsi:
La società può contribuire a ridurre il consumo di plastica adottando abitudini di vita più ecologiche, come ad esempio non utilizzare prodotti di plastica monouso, riutilizzare i prodotti quando possibile e optare per alternative più eco-friendly.
● Sostegno alle iniziative locali:
Iniziative comunitarie, come pulizia delle spiagge e dei letti dei fiumi, programmi di riciclaggio e gruppi di sensibilizzazione ambientale svolgono un ruolo cruciale nella riduzione dell’inquinamento da plastica a livello locale. Il sostegno e la partecipazione a tali attività possono aiutare a promuovere una cultura della responsabilità ambientale.
● Coinvolgimento pubblico:
La società può essere coinvolta nei processi decisionali partecipando a consultazioni pubbliche, firmando petizioni e prendendo parte ad attività che assicurano che gli interessi ambientali siano rappresentati e protetti nei dibattiti politici intorno alla plastica.
● Responsabilità individuale e collettiva:
Ogni individuo ha la responsabilità di ridurre il proprio consumo di plastica e di ridimensionare il proprio impatto ambientale. Allo stesso tempo, la società nel suo complesso può lavorare insieme per promuovere cambiamenti sistemici che affrontino le cause che sono alla base dell’inquinamento da plastica, come la sovrapproduzione e lo smaltimento inappropriato/inconsapevole.
Innovazioni e progressi tecnologici
Inoltre, sono state sviluppate numerose innovazioni e progressi tecnologici per combattere questo inquinamento. Nuove forme di riciclaggio, materiali alternativi, materiali biodegradabili e compostabili, tecnologie di pulizia degli oceani e tracciamento della plastica sono alcuni di questi.
Per quanto riguarda le forme di riciclaggio, ci sono tecnologie sempre più emergenti, come il riciclaggio chimico, attraverso processi chimici che scompongono i polimeri nei loro componenti di base, consentendo la produzione di nuovi materiali plastici senza perdere in qualità, e il riciclaggio avanzato, in cui si stanno sviluppando progressi per separare e trattare diversi tipi di plastica in modo più efficiente, consentendo un riciclaggio più ampio e completo.
Per quanto riguarda i materiali alternativi, le plastiche prodotte da fonti rinnovabili come l’amido di mais, la cellulosa e i rifiuti agricoli sono in fase di sviluppo come alternative alle plastiche convenzionali derivate da combustibili fossili. Inoltre, le plastiche a base biologica prodotte da microrganismi, come batteri e funghi, offrono un’alternativa biodegradabile alle plastiche tradizionali.
Un’altra innovazione per combattere questo problema è lo sviluppo di plastiche che si degradano più rapidamente nell’ambiente, attraverso processi biologici o di compostaggio, riducendo la vita utile dei rifiuti di plastica e il loro impatto ambientale. Sono inoltre in corso di realizzazione interventi attraverso tecnologie per la pulizia degli oceani, robot subacquei e barriere galleggianti.
Inoltre, si stanno sviluppando tecnologie di tracciamento GPS per i rifiuti di plastica, per monitorarne gli spostamenti e identificare i punti critici dell’inquinamento, aiutando a implementare misure preventive e di pulizia.
Lo scenario dell’inquinamento da plastica è complesso e continuerà ad evolversi nei prossimi decenni, a meno che non si compia uno sforzo collettivo per combattere questo grave problema ambientale. In attesa della finalizzazione del Trattato globale sulla plastica, restano fondamentali le sfide emergenti e le opportunità di collaborazione contro questo nemico.
Documenti di supporto:
- “Report of the intergovernmental negotiating committee to develop an international legally binding instrument on plastic pollution, including in the marine environment, on the work of its second session”
- “Provisional programme of INC-1”
- “UNEA Resolution 5/14 entitled “End plastic pollution: Towards an international legally binding instrument“
Links:
- New white paper on a UN treaty to address plastic pollution (ellenmacarthurfoundation.org)
- Retomadas negociações para primeiro Tratado Global de Plásticos (continente.pt)
- Países da ONU comprometem-se com pacto contra plástico ainda este ano | Nações Unidas | PÚBLICO (publico.pt)
- Tratado global contra poluição plástica pode ficar pronto até 2024 | ONU News
- Visão | Nações Unidas aprovam resolução para diminuir a poluição de plásticos (visao.pt)