Dopo un lungo e complesso percorso, gli eurodeputati hanno approvato la Legge sul Ripristino della Natura con 329 voti favorevoli e 275 contrari a febbraio 2024, e il Consiglio dell’Unione Europea ha dato l’approvazione definitiva a giugno. La legislazione è entrata in vigore il 16 agosto. Il suo obiettivo? Contribuire al ripristino degli ecosistemi terrestri e marini nell’Unione Europea.
Che cos’è la Legge sul Ripristino della Natura?
La proposta della Commissione Europea per un Atto sul Ripristino della Natura è la prima legge completa di questo tipo su scala continentale. È un elemento chiave della Strategia sulla Biodiversità dell’UE, che prevede obiettivi vincolanti per ripristinare ecosistemi degradati, in particolare quelli con maggiore potenziale per catturare e immagazzinare carbonio e per prevenire e ridurre l’impatto dei disastri naturali.
A cosa serve la Legge sul Ripristino della Natura?
La natura europea è in un preoccupante declino, con oltre l’80% degli habitat in condizioni critiche. Il ripristino di zone umide, fiumi, foreste, praterie, ecosistemi marini e delle specie che ospitano contribuirà ad aumentare la biodiversità, proteggere ciò che la natura offre, limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, rafforzare la resilienza e l’autonomia strategica dell’Europa, prevenire disastri naturali e ridurre i rischi per la sicurezza alimentare.
Secondo la LPN – Lega per la Protezione della Natura, la Legge sul Ripristino della Natura rappresenta un’opportunità storica per riportare la natura in Europa. In un momento in cui il continente è devastato da alluvioni, siccità e incendi, questa legge contribuirà a garantire un futuro più sicuro e sano per tutti.
Nonostante i tentativi dell’ultimo minuto di gruppi di estrema destra e conservatori e la disinformazione di gruppi anti-ambientalisti per “sabotare” la legge, la maggior parte degli eurodeputati ha mantenuto il rispetto per il processo democratico e legislativo in corso, approvando l’accordo raggiunto durante i negoziati dello scorso anno.
La coalizione #RestoreNature, composta da BirdLife Europe, ClientEarth, EEB e WWF EU, sottolinea che “la Legge sul Ripristino della Natura è sempre stata molto più di una legge per il ripristino della natura. È un simbolo che l’Europa può e vuole impegnarsi per la sopravvivenza del nostro pianeta. Siamo sollevati che gli eurodeputati abbiano ascoltato i fatti e la scienza, e non abbiano ceduto a populismo e allarmismo.”
Quali sono gli obiettivi specifici della Legge sul Ripristino della Natura?
Secondo il Parlamento Europeo, la legge combina un obiettivo complessivo di ripristino per la ripresa a lungo termine della natura nelle aree terrestri e marine dell’UE con obiettivi vincolanti di ripristino per specifici habitat e specie. Queste misure dovranno coprire almeno il 20% delle aree terrestri e marine dell’UE entro il 2030, e infine tutti gli ecosistemi che necessitano di ripristino entro il 2050.
Ecco gli obiettivi specifici:
● Obiettivi basati sulla legislazione esistente (per zone umide, foreste, praterie, fiumi e laghi, brughiere, habitat rocciosi e dune) – migliorare e ripristinare su vasta scala habitat biodiversi e recuperare popolazioni di specie migliorando e ampliando i loro habitat;
● Insetti impollinatori – invertire il declino delle popolazioni di impollinatori entro il 2030 e favorire una tendenza di crescita, con una metodologia per il monitoraggio regolare degli impollinatori;
● Ecosistemi forestali – promuovere un aumento del legno morto in piedi e abbattuto, delle foreste disetanee, della connettività forestale, dell’abbondanza di uccelli forestali comuni e delle riserve di carbonio organico;
● Ecosistemi urbani – garantire che non ci sia perdita netta di spazi verdi urbani entro il 2030 e aumentare la superficie totale di aree verdi urbane entro il 2040 e 2050;
● Ecosistemi agricoli – aumentare il numero di farfalle e uccelli di prateria, le riserve di carbonio organico nei suoli minerali dei terreni agricoli e la percentuale di terreni agricoli con elementi di paesaggio ad alta diversità; ripristinare le torbiere drenate dall’uso agricolo;
● Ecosistemi marini – ripristinare habitat marini, come praterie di posidonia o fondali sedimentari, che offrono benefici significativi per la mitigazione dei cambiamenti climatici e ripristinare habitat per specie marine iconiche, come delfini e focene, squali e uccelli marini;
● Connettività dei fiumi – identificare e rimuovere barriere alla connettività delle acque di superficie, in modo che almeno 25.000 km di fiumi siano ripristinati alla loro condizione di flusso libero entro il 2030.
La Legge sul Ripristino della Natura contribuisce all’attuazione degli impegni internazionali dell’UE in tema di clima e biodiversità, in particolare l’accordo raggiunto al vertice COP15 sulla biodiversità a Montreal alla fine del 2022. Questa legge ora obbligherà i paesi a introdurre misure per ripristinare il 30% degli ecosistemi terrestri e marini entro il 2030, includendo obiettivi specifici come il recupero delle torbiere, potenti serbatoi di CO2. Si tratta di un tassello essenziale del Green Deal europeo, dato che oltre l’80% degli habitat europei versa in condizioni molto critiche.
VIDEO
- EC AV PORTAL (europa.eu)
- A Europa precisa da Lei do Restauro da Natureza (youtube.com)
- União Europeia discute e vota esta semana a Lei de Restauro da Natureza (youtube.com)
LINK
- https://www.consilium.europa.eu/pt/policies/nature-restoration/
- Restauro da natureza: Parlamento vota acordo alcançado com os países da UE | 26-02-2024 | Atualidade | Parlamento Europeu (europa.eu)
- Comissão Europeia aprova a sua proposta de Lei de Restauro da Natureza até 2050 – Wilder
- Lei do Restauro da Natureza: “Uma oportunidade histórica para recuperar a natureza na Europa” – Green Savers (sapo.pt)
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