Un altro passo avanti per la biodiversità marina.
Le Aree Marine Protette (AMP) sono zone definite negli oceani, nei mari o in altre aree acquatiche in cui le attività umane sono regolamentate o limitate per garantire la conservazione della biodiversità e la sostenibilità delle risorse marine. Svolgono un ruolo cruciale nella protezione degli ecosistemi marini e nel contrasto al degrado ambientale causato da sovrasfruttamento della pesca, inquinamento e cambiamenti climatici.
Obiettivi delle aree marine protette
Le AMP hanno diversi obiettivi, tra cui:
- Preservazione della biodiversità: proteggono gli habitat marini e garantiscono la sopravvivenza delle specie a rischio.
- Regolamentazione della pesca: contribuiscono al recupero delle popolazioni ittiche, permettendo loro di riprodursi e crescere senza una pressione di pesca eccessiva.
- Ricerca scientifica: servono come laboratori naturali per studi sugli ecosistemi marini e sui cambiamenti ambientali.
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: ecosistemi marini come le barriere coralline e le mangrovie aiutano a catturare il carbonio e ridurre gli impatti del cambiamento climatico.
Tipologie di aree marine protette
Le AMP possono essere classificate in base al loro livello di protezione:
- Riserve marine – Dove tutte le attività umane sono vietate, compresa la pesca e lo sfruttamento delle risorse.
- Aree a uso sostenibile – Dove attività come la pesca e il turismo sono consentite, ma regolamentate per minimizzare l’impatto ambientale.
- Parchi marini – Destinati alla protezione dell’ambiente, ma con turismo controllato e ricerca scientifica.
Benefici delle aree marine protette
Le AMP offrono numerosi benefici ambientali, sociali ed economici, tra cui:
- Ripristino degli ecosistemi degradati.
- Aumento della produttività della pesca nelle aree circostanti.
- Sviluppo del turismo sostenibile a beneficio delle comunità locali.
- Mantenimento della sicurezza alimentare per le popolazioni che dipendono dagli oceani.
Sfide e futuro delle AMP
Nonostante i loro vantaggi, le AMP affrontano sfide come la scarsa applicazione delle normative, i conflitti con interessi economici e la mancanza di coinvolgimento delle comunità locali. Tuttavia, l’impegno globale per la conservazione marina ha portato alla creazione di nuove AMP e al rafforzamento della legislazione ambientale.
Con iniziative internazionali come l’obiettivo di proteggere il 30% degli oceani entro il 2030 (noto come “30×30”), le AMP continueranno a svolgere un ruolo chiave nella tutela degli oceani e nella promozione di un futuro più sostenibile per il pianeta.
Creazione della Rete di Aree Marine Protette delle Azzorre (RAMPA)
Nell’ottobre 2024, l’Assemblea Legislativa della Regione Autonoma delle Azzorre ha approvato la creazione della più grande area marina protetta del Nord Atlantico, la RAMPA (Rede de Áreas Marinhas Protegidas dos Açores), che copre il 30% del Mare delle Azzorre – quasi un terzo della superficie totale – proteggendo 287.000 chilometri quadrati tra 6 e 200 miglia nautiche. Metà dell’area è completamente protetta, senza possibilità di pesca o altre attività estrattive. Il restante 15% è sottoposto ad alta protezione. RAMPA comprende un totale di 29 riserve marine.
Questo parco marino mira a proteggere catene montuose sottomarine ed ecosistemi fragili come i coralli di acque profonde e le sorgenti idrotermali.
Questa iniziativa pone le Azzorre all’avanguardia della conservazione marina globale e contribuisce in modo significativo al raggiungimento da parte del Portogallo dell’obiettivo delle Nazioni Unite di proteggere il 30% della propria terra e del mare entro il 2030.
Nel frattempo, la partnership tra il governo regionale, la Fondazione Océano Azul e il Waitt Institute è stata rinnovata lo scorso febbraio con la firma di un nuovo Memorandum d’Intesa, che prevede lo stanziamento di oltre 10 milioni di euro per il progetto RAMPA nei prossimi cinque anni per garantirne l’attuazione.
Questi fondi saranno destinati alla gestione e all’implementazione della rete di aree marine protette, al monitoraggio e al supporto per la ristrutturazione del settore della pesca, secondo quanto dichiarato congiuntamente dalle tre organizzazioni partner.
La partnership ha acquisito un nuovo partner tecnico, Blue Nature Alliance, che fornirà supporto tecnico e finanziario per tutta la durata del progetto. Questa nuova fase della collaborazione segue la firma del Memorandum d’Intesa e l’approvazione legislativa della nuova rete di Aree Marine Protette avvenuta lo scorso ottobre.
La creazione delle aree marine protette e il divieto di estrazione mineraria in acque profonde nelle Azzorre sono misure complementari per la conservazione degli ecosistemi marini. Stabilendo vaste aree protette e vietando l’estrazione mineraria, le Azzorre garantiscono la preservazione di habitat unici e della biodiversità marina. Queste iniziative riflettono un forte impegno per la sostenibilità ambientale e la protezione degli oceani, rappresentando un modello per altre regioni e contribuendo agli obiettivi globali di conservazione.