Sono attese il 25-26-27 novembre giornaliste, ricercatrici e attiviste dal Kurdistan turco, irakeno e Rojava, da Spagna, Grecia, UK, Belgio, Africa Sub sahariana, Palestina, Egitto, Costa d’Avorio e Italia.
Des de 2016, el Forum delle Giornaliste del Mediterraneo – Foro de Mujeres Periodistas del Mediterráneo (FMWJ) se celebra cada año en torno al 25 de noviembre (Día Internacional contra la Violencia hacia las Mujeres) en Apulia, región del sur de Italia y encrucijada de culturas milenarias que se extienden hasta el mar Mediterráneo.
Nato da un’idea della giornalista d’inchiesta Marilù Mastrogiovanni, l’evento è organizzato dalla cooperativa IdeaDinamica che è anche partner del progetto XQ.EUJOY che pubblica il giornale online “XQ the News”.
Gli obiettivi dell’evento
Il FMWJ si pone l’obiettivo di “creare ponti, abbattere muri: promuovere una riflessione sul giornalismo delle giornaliste investigative, come presidio di Democrazia, dunque di Pace”, dando voce alle inviate nei teatri di guerra e a tutte quelle professioniste, ricercatrici e attiviste che interpretano il proprio lavoro come impegno attivo per la difesa dei diritti umani e il contrasto alla disinformazione e alle fake news.
I lavori sono organizzati in Panel monotematici, trasmessi anche in diretta streaming sui canali YouTube, Facebook e X/Twitter: uno spazio di riflessione sulla condizione femminile attuale, a oltre 20 anni dalla conferenza mondiale delle donne a Pechino, che produsse la più avanzata dichiarazione sui diritti delle donne, approvata da 189 paesi ma rimasta per molti di loro una lettera morta.
L’evento si connota per l’impegno nel contrasto dei discorsi d’odio (hate speech), il sessismo e gli stereotipi di genere, temi strettamente collegati alla rappresentazione delle donne nei media, in quanto contribuiscono a rafforzare o creare quella cultura patriarcale che è alla base della violenza di genere. Promuovendo un approccio decoloniale e intersezionale alla narrazione giornalistica, il Forum è una grande comunità educante in cammino sui temi del giornalismo etico ed inclusivo.
In nove anni hanno partecipato al #FMWJ in qualità di relatrici quasi 300 esperte (quasi tutte donne, con qualche gradita presenza maschile) tra giornaliste, reporter, attiviste, scienziate e ricercatrici universitarie impegnate nei diritti umani e nei gender studies, che hanno condiviso esperienze e testimonianze dalle diverse sponde dei paesi euro-mediterranei, hanno relazionato su gender human rights gap e individuato azioni concrete per promuovere l’avanzamento dei diritti delle donne nei paesi europei, mediorientali, nordafricani e balcanici.
Il programma del 2024
“Press care, life care. Liberare la verità, nutrire la vita” è il tema cardine della nona edizione. Tutelare la libertà d’informazione significa infatti difendere ogni aspetto della vita democratica, dei diritti civili, dei diritti umani, della giustizia ambientale ed ecologica.
Dal livello di libertà di stampa si misura la tenuta dello Stato di diritto; e in Italia l’instabilità del sistema editoriale e la precarizzazione del lavoro delle giovani giornaliste e giornalisti, non riesce a garantire il turn over in una categoria che assottiglia sempre più le sue fila.
Mentre le nuove riforme legislative minano alle basi il diritto dei cittadini di essere informati, l’Unione Europea lancia allarmi sulla riforma della giustizia, sulla protezione dei giornalisti dalle querele temerarie e della crisi della pluralità del servizio pubblico radiotelevisivo.
Il programma del Forum 2024 si occuperà anche di maternità, salute mentale, leadership nel giornalismo e riproduzione sociale, che grava, non pagato, completamente sulle spalle delle donne. Spazio poi alla geopolitica con la presenza di giornaliste dal Kurdistan turco e dal Kurdistan irakeno, Rojava (Siria del nord est), da Spagna, Grecia, UK, Belgio, Costa d’Avorio e Africa Sub sahariana, Palestina, Egitto e Italia.
I lavori si aprono presso l’Università di Bari il 25 novembre, data in cui si celebra anche la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (istituita dall’Onu nel 1999), alla presenza del rettore Stefano Bronzini e della presidente del Consiglio della Regione Puglia Loredana Capone.
Il FMWJ è anche un grande evento gratuito di formazione deontologica per le giornaliste e i giornalisti. Ogni panel è strutturato come un vero e proprio corso di formazione professionale, riconosciuto con crediti formativi deontologici sia per i giornalisti che per gli studenti universitari, offrendo così un’importante opportunità di crescita e aggiornamento.
Una rete internazionale di giornaliste
In nove anni, l’organizzazione del Forum ha ricevuto contributi dal Co.Re.Com. Puglia, Amnesty international Italia, FNSI, Usigrai e Consigliera regionale di Parità. L’evento 2024 è co-finanziato dal Bando Futura della Regione Puglia e dall’Ordine nazionale dei Giornalisti. Oltre ai soggetti finanziatori, hanno aderito alla rete del Forum of Mediterranean Women Journalists: Unesco, ONU, OSCE, Anna Lindh foundation, UNHCR, Presidenza della Camera dei Deputati, Accademia Della Crusca, Associazione Articolo 21, UsigRai, Reporters without borders, Ossigeno per l’Informazione, Master in Giornalismo dell’Università di Bari, Università di Malta, Università del Rojava, Università del Salento, Association of European Journalists Bulgaria, Collegi de periodistes de Catalunya, Czech Center for Investigative Journalism, Centro ricerca europea per l’innovazione sostenibile, Uzbek Forum for human rights Berlin, Radio Radicale, numerosi centri antiviolenza e altre associazioni nazionali ed estere.