Questo sito, sul quale avete cliccato e che avete scelto di esplorare, si chiama XQ the News, laddove XQ significa “perché?” (in lingua spagnola XQ si legge POR QUÉ?).
Dunque, il perché della notizia.
L’ambizione è proprio quella di spiegare, o scoprire con il lettore, cosa c’è dietro le notizie che ogni giorno compongono e riempiono il panorama informativo in cui siamo immersi. Ci troviamo in un contesto epocale in cui la diffusione di fake news da una parte e il sovraccarico informativo, l’infodemia dall’altra, alimentano la perdita di fiducia dei lettori negli organi d’informazione. Secondo uno studio di Statista sul “Media usage in Europe”, nel 2019 solo il 19% dei cittadini europei aveva un alto livello di fiducia nei media, mentre il 40% ne aveva poca o nessuna. Una tendenza che questo giornale digitale vuole tentare di arginare, soprattutto fra i lettori più giovani. Per entrare nei meccanismi che scovano e trasformano un fatto la notizia, il consorzio XQ.EUJOY che produce e pubblica i contenuti di XQ the News ha elaborato, grazie ai fondi del bando europeo CREA-CROSS-2022-JOURPART, uno strumento supplementare che porterà alcuni nostri giovani lettori nella “cucina” del giornale. Si tratta di un concorso che permetterà a un pugno di aspiranti giornalisti europei di coniugare la passione per il giornalismo con la voglia di un’esperienza formativa all’estero.
Il concorso
Il concorso si rivolge a studenti e studentesse in età compresa tra i 18 e i 25 anni, che abbiano la passione per il giornalismo e siano inseriti nel sistema nazionale di Istruzione dei tre Paesi coinvolti in rete: Italia, Portogallo e Spagna. Per partecipare, i concorrenti dovranno semplicemente inviare un curriculum vitae in formato Europass e una lettera motivazionale di 4 mila battute (spazi inclusi) in lingua inglese.
Il termine entro il quale i due documenti dovranno essere caricati su questo link: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScEC6ui64OkH0ohIRdCQAquBXj_rwv8EgiLd0j1udjq_5Bhqg/viewform è il 15 giugno 2024. I risultati saranno resi noti già il 20 dello stesso mese. La partecipazione al concorso è totalmente gratuita e naturalmente comporta l’accettazione di tutti i punti contenuti nel bando; il mancato consenso anche ad uno solo di questi punti annulla la partecipazione al concorso.
Le candidature saranno valutate da un’apposita giuria, composta da membri suggeriti dalla rete di partner transnazionali del consorzio, vale a dire le italiane Idea Dinamica e Dataninja, la portoghese Aspea – Associação portuguesa de educação ambiental e le spagnole Ediciones Octaedro e Fondazione Periodisme Plural. Proprio grazie a questo network internazionale, che privilegia gli scambi tra Paesi dell’area sudeuropea e mediterranea, i giovani prescelti avranno accesso a un seminario internazionale in Italia, Spagna o Portogallo, della durata di una settimana, durante il quale produrranno articoli e servizi radiofonici e televisivi lavorando gomito a gomito con i loro coetanei di altre nazionalità. I vincitori finali saranno nove: tre per ogni Paese concorrente. È importante sottolineare che non è richiesta la conoscenza della lingua del Paese a cui si viene destinati, basta una robusta conoscenza della propria lingua madre e una buona conoscenza dell’inglese.
L’idea alla base di questa iniziativa è quella di offrire una grande opportunità ai più giovani attraverso l’erogazione di una borsa di studio a ciascuno dei vincitori, che consentirà loro di coprire le spese di viaggio, vitto e alloggio e poter così prendere parte allo stage giornalistico. A ciò va aggiunto che i partecipanti avranno anche accesso a un esclusivo corso di formazione online sul data journalism, una delle frontiere più avanzate del giornalismo presente e futuro.
Contro i “gabinetti dell’odio”
Queste borse di studio non sono altro che il prolungamento dell’idea di fondo che anima il sito XQ The News: combattere la disinformazione online, che rappresenta una crescente minaccia sociale soprattutto per i più giovani, spesso privi delle competenze necessarie per distinguere tra notizie vere e fake news. La Commissione europea ha un piano d’azione per contrastare questo fenomeno. Promuove l’alfabetizzazione mediatica e sostiene verificatori indipendenti dei fatti. L’alfabetizzazione mediatica diventa un pezzo fondamentale dell’educazione civica di ogni cittadino di domani, per contrastare la diffusione della disinformazione e proteggere i valori democratici.
XQ EUJOYha effettuato un’accurata analisi delle “fonti” a cui si abbeverano i teenager europei, in particolare quelli dei tre paesi partner di progetto, quando vogliono informarsi.
In Italia
Amnesty International Italia ha misurato l’odio on line veicolato dalle dichiarazioni dei candidati politici: il 91% dei post segnalati per il loro linguaggio d’odio, su Facebook e Twitter hanno come bersaglio migranti e immigrati, con il 32% che trasmette fake news e dati manipolati (fonte: Amnesty International, “Il Barometro dell’odio online”, 2019-2021). Secondo l’OCSE, solo il 54% dei teenager italiani è in grado di distinguere tra informazioni affidabili e fake news, rispetto alla media del 47%.
In Spagna
Il 67% della popolazione spagnola è preoccupata per la difficoltà nel trovare fonti di informazioni affidabili, e il 42% si dichiara preoccupato per le fake news legate alla pandemia. Il Report Digitale sulle Notizie 2021 dell’Universidad de Navarra evidenzia la crescente preoccupazione della popolazione per la difficoltà nel trovare fonti di informazioni affidabili, con il 67% dei partecipanti preoccupati per la disinformazione, ben al di sopra della media globale del 58%. Inoltre, il 42% degli intervistati è particolarmente allarmato per le false notizie legate alla pandemia diffuse dal governo, dai partiti nazionali e dai politici, rispetto alla media del 27% degli altri paesi analizzati. La metà (50%) si dichiara allarmata dalla disinformazione circolante su social network e app di messaggistica istantanea.
In Portogallo
Stando al report Hate Speech and LGBTQI+ Pride in the digital conversation, diffuso l’anno scorso, i messaggi di odio di carattere omofobo o transfobico sui social network sono aumentati del 185% tra il 2019 e il 2022. E sia pure uscendo per un attimo dallo spazio europeo, ma restando sempre in ambito lusofono, nel Brasile dell’ex presidente Jair Bolsonaro l’odio aveva una sorta di gabinetto ministeriale occulto, il gabinete do ódio, una task force pilotata dal figlio del presidente, Carlos Bolsonaro. Tutto ciò era reso possibile rimestando nelle acque torbide delle notizie false fabbricate ad personam.
L’ambizione di fondo di queste borse di studio non è solo quella di formare una nuova generazione di giornalisti, ma è soprattutto quella di allevare una nuova generazione di lettori più consapevoli e pronti ad affrontare nuove sfide e più sofisticate minacce che compromettono la convivenza nelle nostre democrazie.
Per ulteriori informazioni, scrivere all’indirizzo e-mail: info@ideadinamica.com o consultare il bando qui: https://xqeujoyproject.eu/2024/03/20/call-for-an-internship-abroad-in-journalism/